sequestto for Dummies

Il verbale è trasmesso senza ritardo e comunque non oltre le quarantotto ore, al pubblico ministero del luogo dove il sequestro è stato effettuato [four].

Rileva, ancora, la sentenza in esame come sia proprio l’oggetto dell’onere di motivazione, richiesto in sede cautelare, a rendere indifferente la suddetta distinzione ricusare giudice tra confisca facoltativa o obbligatoria, dal momento che l’assenza di discrezionalità for each il giudice, chiamato ad apporre il vincolo di indisponibilità a seguito di condanna, non sarebbe comunque idonea a giustificare l’anticipazione di tale effetto ad una fase precedente[thirteen], tra l’altro quasi sempre meramente procedimentale.

p. – l’avverbio “altresì”, il quale riveste la funzione di evidenziare, anche a livello sintattico, l’autonomia tra le thanks tipologie di sequestro preventivo; tale da legittimare un diverso apparato giustificativo, cui ancorare il relativo provvedimento sotto il profilo delle esigenze cautelari.

la mancata tempestiva proposizione, da parte dell’interessato, della richiesta di riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne preclude la revoca for every la mancanza delle condizioni di applicabilità, neanche in assenza di fatti sopravvenuti; ne consegue che è ammissibile l’appello cautelare avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di revoca, non potendosi attribuire alla mancata attivazione del riesame la valenza di una rinuncia all’impugnazione

del medesimo articolo, a norma del quale, invece, qualora sia contestato uno dei delitti dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione, «il giudice dispone» – si potrebbe dire obbligatoriamente – il sequestro preventivo dei beni di cui è ammessa la confisca.

321 c.p.p., suggerita dall’utilizzo del verbo modale “può” – «il giudice può altresì disporre il sequestro delle cose di cui è consentita la confisca» – e reso oggi ancor più evidente dalla formulazione del comma 2-

, si giustifica in ragione dell’esistenza, al tempo in cui la norma è stata redatta, della sola forma di confisca di cui all’artwork. 240 c.p., caratterizzata dal vincolo di pertinenzialità tra la res ed il reato contestato.

- le cose che ne costituiscono il prodotto, il profitto o il prezzo. Precisiamo cosa debba intendersi for every prodotto, profitto e prezzo del reato:

La Quinta Sezione della Corte di cassazione, cui era stato assegnato il ricorso, preso atto dell’esistenza di un contrasto ermeneutico in ordine alla sussistenza dell’onere motivazionale da assolvere in sede di sequestro a fini di confisca, si era, per ciò, vista costretta a rimettere la questione al vaglio delle Sezioni unite.

In generale, il sequestro è uno strumento giuridico, sia di diritto civile sia di diritto penale, che consiste nel sottrarre un bene, mobile o immobile, alla disponibilità del legittimo titolare. In particolare, per quanto riguarda l’ambito penale, il Codice di procedura disciplina due tipologie di sequestro: il sequestro probatorio e il sequestro preventivo.

Chiarito ciò, le Sezioni unite hanno rilevato che non sussiste alcun dubbio in merito alla natura autonoma del sequestro preventivo finalizzato alla confisca rispetto a quello “impeditivo”, come confermato dalla diversa collocazione assunta all’interno dell’art. 321 c.p.p., nonché dalle distinte esigenze che ciascuno dei owing istituti è destinato a soddisfare.

preventivo, quando c’è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze del crimine oppure agevolare la commissione di altri reati.

Questi tre tipi di sequestro differiscono tra di loro in relazione alle finalità. Infatti, quello probatorio tende alla ricerca della prova, il preventivo ha come scopo l’interruzione del compimento di un reato nel senso che cerca di impedire l’attività di un soggetto, imponendogli degli obblighi di fare e di non fare, mentre l’obiettivo del sequestro conservativo è di assicurare al procedimento alcuni beni affinché tramite gli stessi sia garantito il pagamento delle spese di giustizia o delle somme dovute al danneggiato.

I beni sequestrati vengono conservati nella cancelleria o nella segreteria del tribunale competente. Qualora ciò non fosse possibile o opportuno, l’autorità giudiziaria dispone che la custodia avvenga in un luogo diverso, determinandone le modalità e nominando un custode.

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